Recensione del film: sinistro 2
I bambini non fanno paura.
I bambini non fanno paura.
Una riverente testimonianza della forza della conoscenza della strada.
Il seguito di Al Gore a An Inconvenient Truth offre un messaggio simile, ma più cupo.
Spostati, Mago di Oz, c'è un nuovo album sincronizzato nella galassia.
È ancora meglio di quell'episodio in cui Solo ha fatto il Watusi con un gorilla.
Charlize Theron è una dea dell'azione divina nell'elegante gioco di spionaggio di David Leitch.
Un thriller teso che sposa il sound design con l'impatto tematico.
Christopher Nolan reinventa magistralmente il film di guerra con precisione meccanica.
Il regista John Carney ritorna con un altro capolavoro musicale avvincente.
Le straordinarie immagini di Luc Besson fanno tutto il lavoro pesante per i personaggi sottilissimi.
Il finale della moderna trilogia delle scimmie salva alcune delle sue idee più cupe per ultime.
Il racconto del vero crimine atterra in uno spazio appetibile tra il campo e il vero pathos.
Il primo film di Eddie Murphy in quattro anni è un melodramma insolitamente brutto.
Adam Sandler trova un po' di redenzione tra i non morti.
Il thriller poliziesco di Denis Villeneuve è un capolavoro assoluto.
Un'immersione paziente, sexy e visivamente sbalorditiva in relazioni complicate.
Un sequel non necessario che scambia una sfilata infinita di calci piazzati per genuina fantasia.
La lunga gestazione dell'ode all'Olocausto cannibale di Eli Roth non vale la pena digerirla.
Il film di Justin Kurzel è molto simile ai giochi su cui è basato: riesce nell'azione, non nella storia.
La versione di Christophe Gans del classico è visivamente sontuosa ma offre poco oltre lo stile.